Lonely Percival – Creepypasta

 

– LONELY PERCIVAL –

Salve a tutti. Mi chiamo Mark, e sono un normalissimo ragazzo sedicenne coi suoi hobby e tutto il resto. Vorrei raccontarvi una singolare esperienza che ho avuto col videogioco The Sims 3. Non ho una grande esperienza con questa serie: iniziai col secondo capitolo e, per quanto mi piacque, non riuscii mai a giocarci più di tanto, poiché era installato sul pc dei miei, che raramente mi era concesso usare. Dopo qualche anno di allontanamento da The Sims, mi venne improvvisamente voglia di rigiocarci. Volli provare il terzo capitolo, l’unico a cui non avevo ancora giocato: me lo feci quindi prestare da una mia amica, che al tempo era una fan sfegatata di quel gioco. Tornato a casa col disco, installai The Sims 3 non appena ebbi un po’ di tempo libero. Non mi sfuggì la lentezza dell’installazione, che stava cominciando ad irritarmi. Comunque l’installazione si concluse con successo e finalmente mi misi a giocare. Creai un personaggio di nome Percival Burton, dandogli lunghi capelli rossi omaggiando Cliff Burton, uno dei miei musicisti preferiti. Iniziai a divertirmi veramente tanto: costruii una bella casa, feci tanti soldi (senza lavorare e sfruttando solo le opportunità!), comprai tanti oggetti e tutti in città avevano una buona opinione di me. Mi piacque così tanto che mi feci prestare anche l’espansione Late Night, giusto per introdurre gli strumenti musicali e la celebrità. Ero veramente contento… finché non successe qualcosa di strano.

Mentre giocavo, all’improvviso un box di dialogo apparve in alto a destra. Sapete, uno di quei soliti box che indicavano l’acquisizione di punti abilità, i commenti degli altri Sim e i promemoria per le feste. Stavolta però riuscì a catturare la mia attenzione: diceva che una persona era stata uccisa da un incendio. Credevo fosse una cosa normale, infondo in The Sims la morte è una normale parte del gioco. Tuttavia questi box di dialogo continuarono ad apparire. Sempre più spesso. Persone morivano in continuazione e per cause diverse, mentre altre lasciavano la città. Cominciavo ad essere preoccupato: era strano che tutte quelle persone morissero. Ricordo che in una sola partita riuscirono a morire ben tre Sims. Tuttavia il mio gioco proseguiva normalmente, e Percival viveva una bellissima vita da riccone con tanti amici ed una bella fidanzata. Stanco di giocare, comunque, salvai e spensi il gioco per circa qualche mese. Ebbi molto da fare con la scuola, quindi non riuscii a giocare nuovamente fino all’inizio delle vacanze natalizie. Notando che non avevo ancora restituito il cd di The Sims 3 alla mia amica, decisi di fare un’ultima partita prima di riportarglielo. Quando il gioco partì, però, rimasi stupito. La posa del mio personaggio era diversa: era rigido e si copriva la faccia. Timoroso e curioso allo stesso tempo, cliccai sul file di salvataggio, che ci mise più del solito a caricarsi. Quello che vidi appena dopo il caricamento mi lasciò sconvolto. Lasciatemi prendere fiato e vi racconterò tutti i dettagli che ricordo. Il mio personaggio era in bagno, e piangeva seduto sulla tazza del water. Non ricordai di aver salvato in quel punto, ma a questo non pensai subito; ero troppo distratto dall’aspetto del mio personaggio: i suoi capelli persero colore, diventando quasi grigiastri. Era sporco e aveva un aspetto sconvolto, come se fosse appena uscito da una gita alla catacomba di Sunset Valley. Piangeva in continuazione ed emetteva strani versi. L’umore di Percival era a pezzi. La barra dell’umore era completamente rossa e tra gli stati umorali comparivano Lutto, Cuore spezzato, Desolazione, Stress, Esausto e Follia interiore. Cosa diavolo era successo?! Ora sì che cominciavo sul serio a spaventarmi. L’immagine di Percival, vicino alla barra dell’umore, era sparita, lasciando posto al vuoto. Erano spariti anche i desideri a sinistra, cosa che notai perché tengo sempre tutti e quattro gli slot occupati. Osservai Percival per lungo tempo, senza far niente: la mia mano era paralizzata, insieme al resto del mio corpo, per lo scalpore che mi aveva suscitato quell’immagine. Riguardai gli stati umorali, per cercare di capire cosa fare per risollevare il morale di Percival. Quello che più mi incuriosì fu “Desolazione”: Percival aveva tanti amici ed era il Sim più famoso di Sunset Valley, perché si sentiva così solo? Misi in pausa il tempo e cercai un posto affollato nella mappa, per far socializzare il mio Sim con qualcuno. Fu allora che si spiegarono tutti gli stati negativi del mio Sim.

La città era deserta.
Erano tutti morti.

Non c’era una singola anima viva in città, neanche un fantasma o qualche vampiro. Niente di niente. Era come se, durante il mio periodo d’assenza, il gioco avesse continuato ad andare avanti e le persone avessero continuato a morire. Percival era l’unico rimasto vivo anche se, nelle condizioni in cui si trovava, dubitavo che questa storia avrebbe avuto un lieto fine. Mentre osservavo Sunset Valley desolata, mi accorsi che il contorno rosso della pausa era diventato viola: il gioco era ripartito da solo. Non avevo toccato alcun pulsante o cliccato niente, ripartì proprio da solo. Subito mi fiondai a controllare Percival in casa. Quando la visuale tornò sulla sua casa, notai che Percival aveva smesso di piangere e si era alzato dalla tazza. Restava in piedi, senza emettere un verso. Notai nel frattempo che le pareti del bagno erano diventate di uno strano colore giallo, cosa che neanche ora riesco a spiegarmi. Improvvisamente tutti gli stati negativi scomparirono e furono rimpiazzati da uno solo: Piacere perverso, uno stato umorale che io non avevo mai visto ma che in effetti esisteva davvero. Non era normale che fosse spuntato dal nulla tuttavia, siccome viene fuori quando il sim gioisce dei mali altrui mentre, due minuti prima, Percival soffriva di una profonda depressione per la morte degli abitanti di Sunset Valley. Questo poi cominciò a muoversi da solo, senza che gli avessi assegnato niente. Guardai in alto a sinistra e vi era indicata un azione senza icona: “Morte”. In quel momento ero veramente terrorizzato: Percival compieva azioni che io non gli avevo assegnato. E avevo tolto il libero arbitrio. Io cliccai ripetutamente sul quadrato in alto a sinistra, quasi urlando per supplicare il mio Sim di non farlo, e nonostante fosse comparsa la crocetta rossa ad indicare l’annullamento dell’azione Percival continuava a muoversi. Camminava lentamente verso il frigorifero, da cui estrasse qualcosa. Dopodiché tornò in bagno, si risedette sulla tazza ed emise una folle risata. A quel punto estrasse un coltello, che probabilmente aveva estratto dal frigo, ed era in procinto di tagliarsi le vene. E proprio quando ero sul punto di urlare “NON FARLO!!” per un istante sullo schermo apparve un angosciante primo piano di Percival, senza occhi e con la bocca semi-spalancata, a cui mancava qualche dente. Lanciai un urlo di terrore che, probabilmente, non avevo mai fatto per un videogioco. Dopodiché il gioco si chiuse, con il classico messaggio “TheSims3.exe ha smesso di funzionare”.

Tolsi immediatamente il disco dal computer, disinstallai il gioco e ne cancellai ogni traccia. Corsi dalla mia amica per restituirle il gioco, raccontarle la mia storia e soprattutto dirle di disfarsene. Non credette ad una sola delle mie parole, dicendomi che a lei non era successo niente di simile e che avrei dovuto staccarmi un po’ dal computer e uscire a prendere una boccata d’aria. Eppure io sono sicuro di quello che ho visto e di quello che ho giocato. Chissà se tutto quello che era successo aveva un significato. Ho un’ipotesi al riguardo, che è l’unica che mi viene in mente: Percival era un parassita. Uno sporco parassita che assorbiva la vita di chi lo circondava. Più diventava ricco e famoso, più le persone attorno a lui morivano. E forse lui lo sapeva, e probabilmente ci provava gusto. Per realizzare la sua follia aveva sterminato l’intera Sunset Valley, senza risparmiare neanche gli animali. E, una volta realizzato di aver ucciso tutti e di non avere più vittime da prosciugare, o magari per essersi reso conto della sua pazzia, si era tolto la vita volontariamente. Non so perché le pareti del bagno divennero gialle, né che diavolo ci facesse un coltello in un frigorifero; so soltanto che per questa esperienza ho definitivamente chiuso con The Sims.

Pubblicato da Marco Iacone

In teoria sarei il co-creatore di questo sito, ma in realtà ha fatto tutto Giuliano.

Top