Essere se stesso, ai giorni d’oggi può essere più definito un “essere se stessi, dopo aver visto come gli altri lo sono”.
Essere se stessi, che una volta voleva dire semplicemente comportarsi per come si è, spontaneamente, adesso viene interpretato più come essere come qualcuno da cui abbiamo preso spunto, essere come delle determinate persone e non se stessi nel vero senso della parola.
Nel 2015, ormai non si vedono altri che cloni di cloni, nelle strade in generale, persone che si definiscono uniche quando basta girarsi e vedere una persona dall’abbigliamento e\o dallo stile identico…
Io, per fortuna, mi permetto, sono sempre stato una persona che non ha mai preso spunto da nessuno, sono riuscito a crescere rimanendo Davvero me stesso. Vengo lo stesso identificato in alcuni “gruppi” di oggi, ma non ne ho preso spunto. Semplicemente si può dire ch’io sia un “vecchia scuola” per quanto riguarda il vestirsi e trattarsi, semplicemente facendomi i fatti miei. Ed è questo quel che manca ai ragazzini d’oggi, il coraggio d’essere se stessi! La paura di non essere identificabili e quindi, secondo loro, in secondo piano, quando in realtà è l’opposto…
Essere se stesso è la cosa più bella che si possa fare, ti diranno pure che sei strano, fuori moda e semplicemente devi sorridere e dire “lo so, lo faccio apposta”.
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