Il Sole

Ricordo ancora di quella volta in cui il Sole venne scorso dalla mia anima, in senso lato, ovviamente.
Saranno passati almeno dieci anni da quella volta, ma difficilmente la dimenticherò…
“Ciao” Mi disse lei “Il mio nome è Amelia”
“Buongiorno” Risposi io “Sono Adriano”.
“Cosa fai nella vita?” Mi chiese lei, guardandomi con nascosto interesse
“Mi occupo di vendite, prevalentemente di articoli di giardinaggio”
“Quindi sei esperto in materia?”
“Certo” Risposi io, notando il suo sorriso
“Avrei proprio bisogno di una persona che si occupi del mio giardino…” Disse lei, velando la richiesta
“Ci posso pensare io, se per te va bene”
Mi sorrise, si alzò e mi guidò verso la sua auto dicendomi più tardi
“Accomodati”.
Una volta in casa non successe quel che si poteva immaginare: Non aggiustai il suo giardino e non avemmo rapporti fisici.
Ricordo ancora bene le sue parole:
“Ti conosco da poco più di mezza giornata, ma credo di amarti. Quando succede è irreparabile. Te ne accorgi fin da subito e così è stato”.
Non sapevo cosa dire e per questo dalla mia bocca non uscirono parole ma questa incontrò la sua. Ci baciammo.
Mi era parso strano l’invito in casa propria, stavo per inquadrarla come ragazza facile incline solo al divertimento ed invece era la più dolce che avessi mai conosciuto.
Rimasi con lei l’intera serata, poi la notte. Dormimmo insieme, semplicemente dormire.
Il giorno che venne era un giorno nuvoloso e con poca luce, a differenza del precedente.
“Tu sei la persona che ho sempre cercato” Mi disse, con un leggero tono di tristezza “Ma sta iniziando a piovere, devi andare”.
Mi misi il cappotto sulle spalle, mi allacciai le scarpe, guardai fuori dalla finestra e la salutai.
“Ci rivediamo domani, stanne certa”.
Ero felice, per la prima volta mi sentivo amato…
Non la rividi mai più.
Mi chiamò il giorno dopo, era in ospedale, con voce rauca e sottile.
“Oggi morirò, mi rimaneva un giorno di vita…”.